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Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n.235: Attuazione della direttiva 2001/45/CE

PRESENTAZIONE

Legislazione di riferimento

L’accesso e il posizionamento tramite l’uso di funi

rientra nel campo di utilizzo dei dispositivi di protezione

individuale (DPI) e deve quindi rispettare

quanto disposto dal Titolo IV - Uso dei dispositivi

di protezione individuale - del D.Lgs. 626/94 e successive

modifiche e integrazioni.

Nessun dispositivo che esula da questa categoria di prodotti può essere ritenuto idoneo ai

fini della sicurezza contro la caduta del lavoratore.

Per i lavori con funi devono essere impiegati, in funzione della riduzione del rischio di caduta

dall’alto, DPI di protezione contro le cadute dall’alto e/o di posizionamento sul lavoro.

In mancanza di questi, a seguito di specifica valutazione dei rischi ed in relazione a

specifiche esigenze di uso delle funi, possono essere utilizzati DPI idonei, pur se usati normalmente

in altri settori di attività, come per esemio i DPI appartenenti alla categoria attrezzatura

per alpinismo.

I DPI utilizzati per i lavori con funi devono essere conformi al D.Lgs. 475/92 e successive

modifiche e integrazioni e devono essere identificati, scelti e utilizzati tenendo conto delle

prescrizioni richieste dalla legislazione vigente, in particolare dal D.Lgs. 626/94 e successive

modifiche e integrazioni.

6.2 DPI da impiegare nel lavoro con funi

6.2.1 DPI specifici per il lavoro con funi

FUNE

Costituisce l’elemento sia di spostamento che di sicurezza per l’operatore. Deve essere di

tipo semistatico, con guaina esterna e anima interna, a basso coefficiente di allungamento,

certificata conforme alla norma EN1891, del tipo A. Se è munita di terminazioni già confezionate

dal fabbricante e certificate, risulta già predisposta per il collegamento con gli altri

elementi del sistema. La fune non deve costituire il sistema di assorbimento dell’energia cinetica

di una caduta. Viene detta anche “corda”.

IMBRACATURA

Costituisce l’elemento di presa del corpo dell’operatore e ne deve garantire l’arresto in

condizioni di sicurezza in caso di caduta e il successivo sostegno in sospensione. Deve

avere bretelle adeguate ai movimenti che deve fare l’operatore e cosciali di adeguate dimensioni

e imbottiti, conformi alla norma sul posizionamento, confortevoli per il sostegno

in sospensione, con attacchi anticaduta anteriore sternale e/o posteriore dorsale, in

base alla valutazione dei rischi. Deve avere incorporata una cintura di posizionamento

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comoda e imbottita, per garantire adeguato sostegno e trattenuta nelle operazioni di lavoro

con funi, con attacchi sia laterali che centrale addominale. Può avere un sedile incorporato

nei cosciali, nel caso di uso per lunghe operazioni in sospensione. Deve essere

certificata conforme alla norma EN361 e ad una, o entrambe, delle norme EN358 e

EN813.

CINTURA BASSA DI POSIZIONAMENTO CON COSCIALI

Può costituire l’elemento di presa del corpo dell’operatore, in sostituzione dell’imbracatura

completa, per le sole operazioni di trattenuta e/o di posizionamento non esposte

al rischio di caduta dall’alto e/o di ribaltamento. Non è idonea ad arrestare in sicurezza

cadute libere. Deve avere cintura e cosciali di adeguate dimensioni e imbottiti per

un sostegno comodo dell’operatore. Deve avere un attacco disposto centralmente sulla

cintura. Deve essere certificata conforme alla norma EN813. Se include una cintura

di posizionamento con attacchi laterali può essere certificata nell’ambito della norma

EN358.

CONNETTORE

Elemento di connessione apribile e bloccabile. Può avere varie forme, di cui il tipo più usato

è il “moschettone”. Deve essere certificato conforme alla norma EN362 ed avere una resistenza

sull’asse maggiore non inferiore a 22 kN. Il bloccaggio della leva di chiusura può

essere di tipo automatico o manuale, da scegliere in base alle esigenze operative. Per connessioni

tra DPI da non riaprire o per connessioni di ancoraggio si possono usare maglie

rapide certificate conformi alla norma EN12275-Q, purché con resistenza sull’asse maggiore

non inferiore a 25 kN.

CORDINO

Elemento di collegamento e/o di prolunga, in genere utilizzato tra l’imbracatura e il punto

di ancoraggio. Deve essere certificato conforme alla norma EN354. A causa della sua possibile

bassa elasticità, la norma raccomanda che non costituisca da solo un sistema di arresto

della caduta. Può costituire parte di un sistema di protezione anticaduta, per esempio

in abbinamento ad un assorbitore di energia EN355. I cordini costruiti con fune dinamica

EN892, solo se collegati ad un ancoraggio posto al di sopra dell’operatore (fattore di caduta

<1), possono garantire una forza di arresto della caduta <6 kN.

CORDINO DI POSIZIONAMENTO

Elemento di collegamento della cintura di posizionamento (sia di tipo integrato nell’imbracatura

anticaduta che di tipo con cosciali) alla struttura di sostegno o di trattenuta. Deve essere

certificato conforme alla norma EN358, avere lunghezza adeguata al luogo di lavoro e

alla struttura di sostegno ed essere dotato di un sistema di regolazione rapida della lunghezza.

Non è adatto ad arrestare cadute libere di altezza superiore a 0,5 m.

ASSORBITORE DI ENERGIA

Dispositivo a funzionamento passivo per arrestare in modo progressivo una caduta libera,

capace di dissipare l’energia cinetica della caduta tramite una deformazione della

sua struttura. Deve essere certificato conforme alla norma EN355, in modo da garantire

una forza residua di arresto del corpo inferiore a 6,0 kN durante tutto il tempo

dell’arresto della caduta. Deve essere sempre considerato per il suo uso corretto il fattore

tirante d’aria libero. Può avere una prolunga integrata, o essere prolungato tramite

un cordino EN354, costituendo un sistema di protezione anticaduta, purché la sua

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lunghezza complessiva, considerando anche i connettori, non superi 2,0 m. Funziona

correttamente se collegato a punti di ancoraggio fissi, cioè con un fattore di caduta

teorico inferiore a 2.

ANELLO DI FETTUCCIA

Anello di fettuccia chiuso per cucitura di due lembi, che serve a realizzare punti di ancoraggio

intorno a strutture portanti, o a prolungare punti di ancoraggio strutturali. Deve essere

conforme alla norma EN795-B e alla norma EN566, in modo da garantire una resistenza

non inferiore a 22 kN.

DISCENSORE

Si tratta del dispositivo che permette all’operatore di calarsi lungo la fune di lavoro. Deve

essere certificato conforme alla norma EN341-A ed avere un sistema di sicurezza automatico

che interrompe la discesa in caso di abbandono della presa da parte dell’operatore.

Può avere un sistema di bloccaggio sulla fune, che facilita il posizionamento. Può

essere utilizzato anche per la manovra della fune di sicurezza scorrevole da parte di un

assistente. In relazione alla valutazione dei rischi è consigliabile un dispositivo con funzione

antipanico.

DISPOSITIVO ASSICURATORE

Dispositivo che permette di far scorrere una fune a bassa velocità e che la frena se viene

sottoposta a forte e rapida trazione. Non esiste una norma EN di riferimento per questo tipo

di dispositivo, che deve quindi essere certificato conforme ai requisiti dell’allegato II

della Direttiva 686/89 CEE. Può essere utilizzato per la manovra della fune di sicurezza

scorrevole da parte di un assistente o come dispositivo di bloccaggio anti-ritorno nei sistemi

di recupero manuali.

BLOCCANTE

Dispositivo che può scorrere su una fune in un solo verso, mentre si blocca sulla fune stessa

nel verso contrario. Serve a costituire un punto fisso lungo una fune, spostabile per tutta

la lunghezza della fune stessa. Il carico applicato sul dispositivo determina il bloccaggio

del meccanismo di presa sulla fune. Deve essere certificato conforme alla norma EN567.

Nel lavoro con funi non deve essere usato per arrestare cadute libere, in quanto il suo meccanismo

potrebbe danneggiare gravemente la fune. Si utilizza per la risalita diretta delle funi

e per il bloccaggio anti-ritorno nei sistemi di recupero manuali.

ANTICADUTA SCORREVOLE

Si tratta del dispositivo anticaduta di tipo guidato su linea di ancoraggio flessibile, certificato

conforme alla norma EN353-2. La linea flessibile è costituita da una fune semistatica

EN1891-A, che assolve alla funzione di fune di sicurezza. Tale dispositivo costituisce la

protezione anticaduta dell’operatore nel lavoro con funi.

CARRUCOLA

Dispositivo che consente di far cambiare direzione al movimento di una fune, tramite una

puleggia rotante su un asse, in modo da diminuire l’attrito sulla fune. Deve essere certificata

conforme alla norma EN12278. Si usa in genere per costituire sistemi di recupero manuali

demoltiplicati, in abbinamento a dispositivi di bloccaggio anti-ritorno.

6.2.2 Dispositivi di ancoraggio

Per la descrizione degli ancoraggi si rimanda allo specifico paragrafo.

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6.2.3 Casco per il lavoro con funi

Pur non facendo parte dei DPI anticaduta, il casco è di fondamentale importanza nel lavoro

con funi. Svolge la duplice funzione di protezione del capo dell’operatore sia dalla caduta

di oggetti dall’alto che dall’impatto contro ostacoli dell’operatore. Poiché non esiste

una normativa tecnica che tenga conto allo stesso tempo di entrambe le protezioni, si deve

prestare particolare attenzione alla scelta di questo DPI, valutando con attenzione le caratteristiche

indicate dai fabbricanti nelle note informative.

Il criterio di scelta del casco per il lavoro con funi deve tenere conto della specifica valutazione

dei rischi effettuata e delle seguenti indicazioni.

Il casco per il lavoro con funi deve avere una calotta ad alta protezione, una bardatura comoda

e stabile sulla testa, un sottogola di adeguata resistenza.

La norma EN12492 relativa ai caschi per alpinismo garantisce adeguata resistenza della calotta

e tenuta del casco contro lo sfilamento e gli urti laterali.

La norma EN397 relativa agli elmetti di protezione per l’industria garantisce, con l’applicazione

delle sue estensioni normative, la protezione in particolari condizioni di lavoro e lo

sgancio del sottogola ad un carico di sicurezza per l’operatore, in caso di impigliamento o

sollevamento.

6.2.4 Norme tecniche sui DPI per il lavoro con funi

Tipo di DPI Norma Funzione

FUNE semistatica EN 1891-A Prevenzione caduta

IMBRACATURA completa EN 361 Prevenzione caduta

IMBRACATURA completa EN 358 Solo se con attacco centrale e cosciali

IMBRACATURA completa EN 813 Protezione caduta

CINTURA bassa con cosciali EN 813 Prevenzione caduta

CINTURA bassa con cosciali EN 358 Solo se con attacco centrale e cosciali

CONNETTORE EN 362 Collegamento

CONNETTORE EN 12275-Q Collegamento non apribile

CORDINO di posizionamento EN 358 Prevenzione caduta

CORDINO di prolunga EN 354 Elemento di sistema anticaduta

ANTICADUTA su linea flessibile EN 353-2 Anticaduta bidirezionale per fune

BLOCCANTE EN 567 Bloccante unidirezionale per fune

DISCENSORE EN 341-A Dispositivo di discesa

ASSORBITORE di energia EN 355 Protezione caduta fino a fattore 2

CARRUCOLA EN 12278 Sistemi di recupero

ANELLO di fettuccia EN 566 Ancoraggio di rinvio

ANCORAGGIO EN 795 Punto di ancoraggio:

• Tassello strutturale Classe A1 da fissare

• Anello di fettuccia Classe B mobile trasportabile

• Fettuccia con terminazioni Classe B mobile trasportabile

• Linea di sicurezza con tensionatore Classe C da installare

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6.2.5 Conservazione e manutenzione dei DPI

Il D.Lgs. 626/94 pone l’obbligo per il datore di lavoro

di mantenere in efficienza i DPI e assicurarne

la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necessarie

e per i lavoratori di segnalare immediatamente

al datore di lavoro o al preposto qualsiasi difetto

o inconveniente rilevato nei DPI messi a loro

disposizione.

DPI e attrezzature devono essere conservati e sottoposti alle necessarie manutenzioni in

modo che risultino sempre in perfetto stato e pronti per essere usati.

Le modalità di conservazione e manutenzione dei DPI devono essere ricavate dalle note informative

(o istruzioni per l’uso) fornite obbligatoriamente dal fabbricante con ogni prodotto.

Qualora previste, devono essere eseguite le verifiche periodiche indicate nelle istruzioni

del fabbricante, attenendosi alle prescrizioni date dallo stesso fabbricante per tali verifiche.

Per i materiali le cui caratteristiche meccaniche decadono comunque nel tempo a prescindere

dall’impiego fattone e dall’usura, come le funi, i cordini e tutti i prodotti tessili, si deve

comunque provvedere alla sostituzione degli stessi entro i limiti temporali indicati dal

fabbricante.

Si raccomanda la redazione di un apposito registro di manutenzione dei DPI, in linea con

quanto definito dalla norma EN 365, su cui devono essere annotati i dati relativi ai singoli

DPI, al loro utilizzo temporale e le operazioni di verifica e/o manutenzione effettuate,

comprese le sostituzioni.

 
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
RIFERIMENTI NORMATIVI
DEFINIZIONI
VALUTAZIONE DEI RISCHI
TIPOLOGIE DI LAVORI CON FUNI
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
TECNICHE E PROCEDURE OPERATIVE
SQUADRE DI LAVORO
ATTREZZI DI LAVORO E MATERIALI
FORMAZIONE
ALLEGATO
 
 

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